Hombres en la Mancha

La vera storia del valoroso cavaliere Don Chisciotte della Mancha e del suo scudiero Sancho panza. Liberamente ispirato a “Don Quijote de la Mancha” di Miguel de Cervantes Saavedra

In questo Don Chisciotte, uno fra i tanti che si sono nel tempo susseguiti, non ci sono interpretazioni “ardite” o punti di vista inconsueti ed originali. Nella scrittura di Cervantes c’è già tutto e il contrario di tutto: basti pensare all’artificio letterario di fingere il suo lavoro come frutto d’uno scartafaccio trovato in un bazar, tradotto da altri dall’arabo, e dunque a noi soltanto riproposto da quello che sappiamo esserne invece il legittimo autore. Artificio, per la verità poco credibile che forse, secondo l’intenzione dello scrittore, avrebbe dovuto consentirgli di non addossarsi nessuna responsabilità.
Del resto, nella vastità e nella complessità d’un romanzo scritto nell’arco di “soli” diciassette anni, non è così improbabile perdersi nel volere attribuire questo o quel significato, ed ogni adesione ad una qualsiasi delle tante tesi possibili potrebbe risultare arbitraria. Lo stesso intendimento dell’opera di proporsi come critica nei confronti dei così detti “libri di cavalleria” appare troppo manifesta nelle dichiarazioni dello stesso autore per essere del tutto convincente. Qui, se mai, in questa lettura teatrale si sono ulteriormente scontornate dal resto del “paesaggio” le due figure principali: due Hombres soli nel sole della Mancha, due ombre allungate negli interminabili tramonti estivi d’una regione impietosa e forte in ogni sua tinta. Se Don Chisciotte è solo, e fiero di esserlo nella sua follia, cavaliere e scudiero insieme, sono soli nelle avventure che tale follia produce.
Il resto appare come una proiezione lontana e sbiadita dei loro discorsi e dei loro propositi…e come capiterà qualche secolo dopo agli stralunati personaggi beckettiani, nell’assurdità delle vicende nelle quali si ritrovano coinvolti e nel groviglio dei pensieri che li agitano, sembrano attendere qualcos’altro che mai arriverà. A volte però da questo mondo onirico e strampalato arriveranno anche le botte, che per la verità passeranno presto come capita ai protagonisti dei cartoni animati, e lungo quelle strade polverose saranno davvero presenti: fame, stanchezza, paura, freddo di notte e caldo di giorno.

Scheda riassuntiva

Durata dello spettacolo
52 minuti

Testo
Lino Terra
(Liberamente ispirato a "Don Quijote de la Mancha" di Miguel de Cervantes Saavedra)

Voci
Luca Violini

Post produzione audio
Francesco Aquilanti

Disegno del suono
Claudio Cesini e Riccardo Rocchetti

Regia
Luca Violini

Download materiali
Manifesto spettacolo
Scheda spettacolo
Distribuzione
ClassManagement Italia srl
Federica Maurizi
320.5623974
f.maurizi@classmanagement.it

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